Il solo sogno consentito è l’obbligatoria condivisione con quello fabbricato a tavolino dai burocrati di partito
marzo 11, 2008 Allora nell'Est 5 CommentiLe ragioni della rivoluzione passarono attraverso la persecuzione e l’annientamento fisico delle opposizioni. Non più confronto delle idee, il popolo, divenne così massa anonima per le sfilate di regime.
La singola persona con le sue speranze, e i suoi desideri, si dovette annullare.
Quindi non più desideri e speranze, un credo personale. Fu proibito ai singoli di progettare e di sognare. Il solo sogno consentito è l’obbligatoria condivisione con quello fabbricato a tavolino dai burocrati di partito, diffuso all’interno e all’esterno dei paesi comunisti da una potente macchina che impone il consenso anche con il terrore.
A chi sogna si da il gulag, il lager…
In nome del sogno rivoluzionario, il sogno doveva essere soppresso e quindi milioni di persone furono soppresse per i loro sogni di libertà, di appartenenza ad un credo diverso. Vinse il totalitarismo. Perse la dignità della persona… Ma a tutto questo c’è chi si oppose silenziosamente. E… silenziosamente vinse. E questa è la loro storia.
(luca de mata)