49 anni di persecuzione, Cardinale Jan Chryzostom Korec

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Qui in Slovacchia dove i carri armati imposero la cultura dei nuovi barbari, dal carcere, e dalla cella, buia e, senza aria, dove a stento riusciamo ad entrare la testimonianza di chi qui fu rinchiuso nel 1960, e qui restò per 12 anni, Jan Korec oggi Cardinale, ieri Vescovo clandestino della Chiesa del Silenzio…ed anche quando lasciò il carcere…la giustizia comunista lo obbligò a non lasciare mai il suo minuscolo appartamento, ma ecco come viveva dal Suo racconto… il Vescovo della Chiesa del Silenzio….
 

S. E. Cardinale Jan Chryzostom Korec – Nitra – Slovacchia
 “Così, parlando senza voce, ci incontravamo con chi veniva qui. Le visite erano molte, in alcuni giorni 5, 6. Parlavamo così, perché eravamo spiati. Spesso, era anche accesa la radio. Una luce ala posto del campanello. E tutto questo, per tanti, lunghi anni.
Tutto era difficile, ma con l’aiuto di Dio siamo riusciti a resistere anche al carcere, ai campi di lavoro….
Nel febbraio del 1948 insieme al comunismo, giunse al potere anche l’ateismo, e così inizio’ la persecuzione della Chiesa.
Furono liquidate tutte le comunità religiose anche quelle più antiche, furono chiusi tutti i seminari e tutte le istituzioni ecclesiastiche.
I vescovi vennero messi in prigione, molti preti e fedeli furono giustiziati e tentarono anche di separare la nostra Chiesa, di qui, dalla Chiesa di Roma. Mi portarono davanti al tribunale, e fui condannato a 12 anni, di carcere, anche per la mia fedeltà al Papa, e dissi al giudice, che ero orgoglioso, di questa mia fedeltà, e che per questa mia fedeltà, non chiedevo il permesso a nessuno.

Durante i 40 anni della persecuzione, fino ad oggi, ero, e sono, felice ed orgoglioso del successore di Pietro.”